la leggenda dell'origine del Santuario dell'Addolorata poi Madonna del Sasso:
".....Aicardo allora si slanciò come una belva fuori di casa e s’arrampicò sulla montagna del Sasso, al nascondiglio che aveva cercato per Maria nei tempi procellosi. Giunse presto alla casupola e là trovò Maria sola, stesa sopra un po’ di paglia. Non le parlò, solo le rivolse uno sguardo fiero.
«Mio Dio che viso! Aicardo! Aicardo!» gridò Maria.
«Alzati e seguimi» mormorò il guerriero.
Maria si lasciò trascinare pel braccio dal soldato che la condusse fin sulla estrema punta dello scoglio altissimo che domina la Riviera e scende a precipizio fin quasi nel sottostante lago. Lo scoglio era così stretto che a mala pena poteva starci una persona.
«Avanzati» disse Aicardo spingendola verso il lembo, «ed in ginocchio».
Maria si abbassò, s’aggrappò alla nuda roccia, toccò l’estrema punta e chiuse gli occhi per le vertigini che l’abisso produceva...."
(fonte: Nino Bazzetta de Vemenia: Storia del lago d’Orta (1911)
Santuario della Madonna del Sasso
euro 12,00 a/r
INFO e PRENOTAZIONE:
treninodipella@gmail.com
facile da raggiungere partendo da Alzo, punto di carico/scarico:
la salita dura 30 minuti con un dislivello di circa 300 metri
tempo libero per vostre visite e
discesa di circa 20 minuti
a Pella parcheggi pullman gratuiti tutti i giorni
ti sposi alla Madonna del Sasso o vuoi organizzare un evento speciale?
INFORMAZIONI:
treninodipella@gmail.com
INFORMAZIONI: SERGIO CELL. 347 4883509
IL MUSEO DEGLI SCALPELLINI
Immagini, attrezzi e manufatti che raccontano l'antico mestiere degli scalpellini (i Pica sass)
Il granito del Cusio (il migliarolo) era considerato tra i migliori d'Europa, una volta estratto giungeva nei centri di Pavia e Milano viaggiando sulla ferrovia appositamente costruita per collegare Oira e Alzo di Pella, borghi collegati alle pendici dello sperone granitico, con Gozzano e quindi Novara.
Curiosità:
Il comune di Madonna del Sasso è posto sulla sponda occidentale del Lago d'Orta. Il suo nome deriva dall'omonimo Santuario, eretto tra il 1730 e il 1748 e che sorge su uno sperone granitico direttamente al di sopra del lago (696 m slm)
Il Comune è composto dalle frazioni di Artò, Boleto, Centonara e Piana dei Monti, ed assume il nome di Madonna del Sasso nel 1928.
Il carbonaio era la professione tipica di questi villaggi. Le coltivazioni agricole non consentivano un elevato stato di benessere, confermando lo stato di povertà della popolazione. Si raccoglieva il fieno, si coltivavano la vite, gli ortaggi, la canapa il farro e le patate, e si produceva olio di noci
La crescita del fieno però era rallentata dal clima, che consentiva solamente due tagli l'anno.
Dalla metà del 1800 fino metà del 1900 cambia l'attività principale della zona. A seguito di ricerche per valutare la qualità della roccia, si avviano diverse cave per l'estrazione del granito alle pendici del Santuario della Madonna del Sasso.
(fonte: Comune di Madonna del Sasso)
SPECIALE
SCOLARESCHE